
22 Set L’arte del perdonare e abbandonare il rancore
Come relazionarsi a un’ottava più alta?
Ti senti offeso o arrabbiato con qualcuno? Non lo vuoi vedere per non soffrire? Sentirsi arrabbiato o provare odio non è qualcosa che è, di fatto, un bene o un male. Le emozioni sono solo una forma di reazione alle esperienze che accadono, si può scegliere in ogni momento come reagire verso qualcuno o qualcosa, e questa scelta ha molto a che fare con il nostro modo di vedere la vita.
Tuttavia, provare sempre odio, rabbia o ricordare le cose che ti fanno male procura dolore, provoca tutta una serie di reazioni negative e tensioni nel tuo corpo, che alla lunga si possono accumulare nei tuoi muscoli, articolazioni, vene, ecc., causando alla fine una lista infinita di malattie e disturbi di ogni genere. In effetti smettere di sentirsi risentiti e pieni di dolore è una chiave molto chiara e concreta: SMETTERE DI AVERE ASPETTATIVE.
Respingere o dissolvere i risentimenti dal tuo cuore è smettere di armare gli ideali contro le persone, non è difficile e ogni mattina chiediti perché verso quella persona ti sei comportato in un modo così sconsiderato, scortese o poco amabile.
Smettila di aspettarti qualcosa dagli altri. Smettila di idealizzarli. E allora vedrai come inizierai a godere la tua vita più liberamente. Quando smetti di aspettarti qualcosa dagli altri, e rinunci a tutti quegli ideali in cui la società ti fa credere sul “deve essere così” (la famiglia deve esser “così o cosà” per funzionare correttamente; la coppia deve avere certi modi ed atteggiamenti affinché sia adeguata; i tuoi amici dovrebbero “comportarsi in tale modo”, ecc.), allora hai già vinto la prima tappa sulla via.
Di solito si insegna che le cose dovrebbero essere in un determinato modo, o che in certe situazioni si dovrebbero assumere precisi comportamenti. Siamo soliti portare alla mente una quantità di concetti e modi di interpretare sia l’amore che la vita, o quello che dovrebbe essere un genitore, un buon partner, ecc.
Stiamo sperando o cercando ogni giorno che la vita si adatti alla famiglia ideale, al compagno perfetto, a un mondo perfetto e quando non lo troviamo allora ci sentiamo frustrati, e più si insiste, più si aggiunge dolore e sofferenza. Queste aspettative spesso ci impediscono di godere delle persone così come sono, perdiamo la ricchezza di ciò che semplicemente siamo in grado di offrire, di condividere o d’insegnare, perché ci aspettiamo che siano le persone desiderate, non le accettiamo così come sono, le esigiamo, restiamo con la speranza di quello che devono essere o fare.
Se desideriamo interrompere la sofferenza di dolore o di tristezza, di rabbia o di odio per una persona, è necessario lasciare la speranza che ci dia, faccia o dica ciò che noi desideriamo.
Altrimenti priviamo le persone della loro libertà di fare e di dire quello che desiderano, stronchiamo ciò che nasce sinceramente. Quanto poco amorevole sarebbe che qualcuno ci desse o ci dicesse qualcosa quando non vuole farlo, solo perché si sente compromesso o lo si richiede!
L’azione che viene spontanea dal cuore è la cosa più preziosa di tutto. Dobbiamo abituarci alla sincerità delle persone e accettarle per come sono, non prendercela per le loro azioni.
Se le loro azioni ti fanno male, allora cerca di allontanarti: non sei obbligato a condividere ciò che non vuoi o che fa male, ma non puoi odiare la persona perché è così, lei non ti fa nulla, non è lei la causa del tuo dolore. La causa è la tua insistenza a volere che lei risponda come vuoi tu, e ti faccia felice.
Se pensi che qualcuno non ti dia o non ti abbia dato abbastanza amore, comprensione, tempo, devi anche riconoscere che nessuno può dare ciò che non ha. Se ritieni che qualcuno che ami ti tratti o ti abbia trattato male, è perché questa persona non ha abbastanza amore da condividere o dare. Se lo avesse, te lo avrebbe dato, o te lo darà. Molte volte le persone sono confuse, si sentono sole e non sanno cosa fare con ciò che sentono, e fuggono o sono indifferenti, urlano e combattono.
Cosa puoi fare?
L’unica cosa che puoi fare è, invece di continuare a odiare ed essere pieno di rabbia, riempirti di amore, in modo da poter frenare il circolo vizioso dell’odio, e smettere di alimentare il tuo atteggiamento, pensiero e parola e, se è ciò che vuoi, aiutare chi ha bisogno di crescere.
Se vuoi, poi troverai quello che vuoi. Nessuno può toglierti o privarti della tua felicità, solo i tuoi pensieri o idee su qualcosa o qualcuno possono farlo. A te spetta di cercare ciò che vuoi, con il tuo Essere. Non va bene desiderare la vita degli altri.
Sentire che qualcuno ti deve qualcosa è un’idea che non ti porterà alcun lato costruttivo.
Evita ogni condizione o modo per controllare o manipolare gli altri a tuo vantaggio, affinché siano come tu desideri, perché allora soffrirai quando non vorranno giocare il tuo gioco.
Comincia a imparare a essere libero dagli altri. Man mano che ti concentrerai su quello che desideri e vuoi, impegnandoti a realizzare la tua vita come aneli, vedrai che a poco a poco l’amarezza scomparirà, perché allora non dipenderai più da loro per sentirti bene, saprai che ogni persona ha il diritto di sperimentare la complessità della vita per i suoi molteplici labirinti, e che più sarai felice, più incontrerai persone al tuo fianco per condividere relazioni ed esperienze più soddisfacenti.
(Gruppi di Gurdjieff)
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