Corso continuativo

“Un gruppo è il principio di tutto, un uomo da solo non può fare niente”.
G.I.Gurdjieff

“Quando lavoriamo per il beneficio degli altri possiamo svuotarci del nostro sè.
Per mettere in atto questa pratica è utile condividere la nostra conoscenza con gli altri.”
J.G. Bennett

Il corso è rivolto a tutti coloro che hanno già una conoscenza di base del Lavoro di Gurdjieff e dei Movimenti.
Lo scopo di questo corso è di dare ai partecipanti l’opportunità di lavorare insieme ad un gruppo in modo continuativo fornendo gli strumenti e facendo esperienza diretta dei benefici di questo insegnamento.

La pratica dei movimenti sarà accompagnata dalla musica di Gurdjieff e T. de Hartmann suonata dal vivo.

Il corso comprende sei incontri annuali, di cui cinque dalle ore 15:30 del venerdì alle ore 15:00 della domenica, uno di una settimana a luglio dalle ore 15:00 del sabato alle ore 15:00 del venerdì successivo e la partecipazione a due seminari aperti a tutti scegliendo tra le città indicate nel calendario.

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Date per il 2024

Marzo 15-16-17
Maggio 17-18-19
Luglio 13-19
Settembre 13-14-15
Ottobre 18-19-20
Dicembre 13-14-15

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Date per il 2025

Marzo 14-15-16
Maggio 16-17-18
Luglio 12-18
Settembre 12-13-14
Ottobre 17-18-19
Dicembre 12-13-14

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Luogo d’incontro per i seminari:
Hotel la Selva
Podere Pagliano 22
Casole D’elsa (SI)
www.hotellaselva.it

Gli incontri sono residenziali, la strutture offre vitto e alloggio.

per maggiori informazioni chiama o manda un messaggio whatsapp:

📞 347 0830931

“Se il gruppo non diventa cosciente di sé come gruppo non può conoscere il suo posto e i suoi obblighi nel Lavoro. Non può servire, non può recitare il suo ruolo nel Lavoro. Il gruppo, il fatto di essere insieme, crea una possibilità di coscienza. Ciò che intraprendiamo, ciò che diamo, è più importante di quello che desideriamo prendere. Ogni volta che la possibilità si rinnova, abbiamo l’opportunità di impegnare la nostra attenzione e di servire. Questa possibilità è qualcosa di grande che dobbiamo sforzarci di mantenere. Dobbiamo valutarla come preziosa, sacra.”

Jeanne De Salzmann