Biografia di Osho

osho1Cosa hanno detto di Lui:

“Egli non discute testi, non contrappone teorie, non dibatte. Egli guida, indica una strada, fa ragionare, spinge a capire, sollecita.

E’ cioè un maestro spirituale…sarebbe un grande errore confonderlo con altri leader di sette orientaleggianti.

Non può essere considerato un filosofo.

Egli attrae, affascina, rassicura e nello stesso tempo stimola….

Non mi meraviglio perciò che intorno a lui si stia costituendo uno dei più importanti movimenti filosofico -religiosi della nostra epoca”.
Francesco Alberoni sociologo

 

“Sono rimasto affascinato dalla letteratura dei suoi libri, come tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere la sua visione del mondo”.
Federico Fellini regista

 

“E’ un personaggio molto intelligente, di sicuro, con grande fascino.
Mi riesce sempre difficile capire come ci si lasci suggestionare, ma davanti ad un uomo così comprendo che è possibile.”
Enzo Biagi giornalista

 

“Oggi Osho è forse il più noto tra i maestri indiani di Meditazione, i suoi libri sono fra i più letti… rivela una mente brillante ed eclettica, una grande capacità di suggestione, un eccezionale talento oratorio, una buona cultura e un fascino personale da antico saggio orientale.
Le sue opere sono quanto di più avvincente si possa leggere sull’argomento della meditazione…
Il suo grande merito è quello di aver divulgato le dottrine orientali con calore, semplicità ed intelligenza, adattandole per mezzo di un linguaggio chiaro e di aneddoti, storielle e battute di spirito ad ogni orecchio”.
Claudio Lamparelli scrittore

 

“Ho avvertito il sapore inconfondibile dell’esperienza e della saggezza, del livello intellettuale ed espressivo.
Uccello raro, è un sapiente ai nostri giorni, e conviene provare ad ascoltarne il canto di suono millenario, che ricorda altri canti, lontani.
Ho chiesto di Osho a Elemire Zolla che ha confermato la mia impressione di profano che però sa leggere e ha il senso dei valori intellettuali. Mi ha confermato che Osho è uno straordinario maestro spirituale, degno delle grandi tradizioni”.
Vittorio Saltini Elemire Zolla L’Espresso

 

“Quando apro Re Nudo le prime pagine che leggo sono quelle di Osho”.
Barbara Alberti scrittrice

 

“ Di lui mi interessa la ricerca di unione tra Oriente e Occidente.
Al nostro Occidente tecnicamente agguerrito, competitivo e predatorio credo farebbe bene reimparare la virtù dell’ascolto, dell’accettazione della vita, e soprattutto risanare la ferita che in qualche modo il cristianesimo ha inferto attraverso la netta separazione tra anima e corpo, tra sangue e anima, col senso del peccato.
Osho ha attecchito proprio per la sua manifestazione di laicismo.
La cosa che di lui mi ha sempre colpito è la sua spregiudicatezza, frutto di una comprensione di quello che è il mondo attuale”.
Franco Ferrarotti sociologo

 

“Egli (Osho) è la più grande incarnazione dopo Buddha in India ed è un Buddha vivente”.
Lama Karmapa caposcuola contemporaneo del buddismo tibetano

 

“Egli è un essere umano che sta lavorando duramente per aiutare l’umanità”.
Il XIV Dalai Lama

 

“Osho ha un senso forte, altissimo della vita, del momento, dell’istante;
parla di happening e questo crea una grande spinta per i suoi lettori.
Ha un eclettismo che si riassume in un esistenzialismo vivace con anche ovviamente una dimensione religiosa.
Un esistenzialismo con carattere ludico, una specie di amore per la vita in tutti i suoi momenti e in tutte le sue variazioni”.
Natale Terrin teologo dell’Università Cattolica

 

“Conosco molto di quello che lui ha detto, perché lo trovo dentro di me. Sento che a suo modo Osho è un gran danzatore, un ballerino d’eccezione”.
Lindsay Kemp danzatore

 

“Non ho dubbi nell’affermare che Osho come minimo è animato ed è imbevuto dallo Spirito”.
Ronald Laing fondatore dell’antipsichiatria inglese

 

“Non posso negare che Osho ha un grande fascino.
Attraverso i suoi libri ho l’impressione che sia un uomo che si può collocare tra gli illuminati perché ha una sua visione del mondo, una sua pace da donare al mondo e agli uomini e anche un suo distacco”
Piero Chiara scrittore

 

“Come e a che velocità può un grande numero di persone trasformare la propria coscienza e il proprio atteggiamento?
E’ possibile un salto d’evoluzione che possa salvarci?
L’influenza di Osho, le pratiche di meditazione da lui create e le sue comuni possono essere più efficaci in questo senso di tutte le manifestazioni per la pace che attaccano solo i sintomi”.
Rudolf Bahro filosofo ed ex membro della segreteria del Partito Verde tedesco

 

Riconosco la brezza smeraldina quando scuote le mie finestre. Osho è come un vento teso e dolce che percorre il pianeta, facendo volare via le teste di rabbini e papi, sparpagliando le bugie sulle scrivanie dei burocrati, mettendo in fuga precipitosa gli asini nelle stalle dei potenti, sollevando le gonne dei moralisti e facendo il solletico a chi è spiritualmente morto per farlo tornare in vita.

Gesù aveva le sue parabole, Buddha i suoi sutra, Maometto le sue fantasie di notti arabe. Osho ha qualcosa che è più appropriato per una specie resa invalida dall’avidità, dalla paura, dall’ignoranza e dalla superstizione: ha la commedia cosmica.

Osho Rajneesh intende fare solo e semplicemente questo, a mio avviso: strappare i nostri travestimenti, frantumare le nostre illusioni, curare le nostre assuefazioni e dimostrare quanto sia autolimitante e spesso tragicamente folle il nostro prenderci con troppa serietà. Il suo sentiero verso l’estasi sale ancheggiando attraverso il panorama a testa in giù dell’ego, svelandone lo scherzo…

Quanti, ad esempio, hanno capito che il numero ridicolmente alto di Rolls Royce con cui si circondava, era una gigantesca messa alla berlina del consumismo, come mai è stato fatto?

Osho è l’uomo più pericoloso dopo Gesù… È chiaramente molto efficace, altrimenti non sarebbe considerato una tale minaccia. Dice tutte quelle cose che nessun altro ha il coraggio di dire. Un uomo che ha idee di ogni tipo, idee che non solo ti coinvolgono ma che hanno un aroma di verità che spaventa a morte i potenti e chi ama il controllo.

Senso dell’umorismo e giocosità rappresentano una trascendenza straordinariamente seria del male, e questa è una delle cose che Osho ha compreso meglio di ogni altro maestro contemporaneo che mi venga in mente. Gurdjieff aveva anche lui un elemento di questo genere nei suoi insegnamenti, ma di sicuro negli ultimi cinquant’anni non c’è stato un maestro che abbia compreso il valore del senso dell’umorismo e della giocosità così bene come Osho.

Il pericolo che intuiscono è questo: nelle parole di Osho ci sono tutte le informazioni che, se propriamente assimilate, sono in grado di aiutare uomini e donne a liberarsi dal controllo delle istituzioni. Nulla spaventa di più lo Stato o il complice dei suoi crimini, cioè la religione organizzata, della prospettiva di una popolazione che pensa per se stessa e vive liberamente.

Non sono e non sono mai stato un discepolo di Bhagwan Shree Rajneesh, ma ho letto a sufficienza i suoi splendidi libri per essere convinto che fosse il più grande maestro spirituale del XX secolo, e ho letto anche abbastanza propaganda contro di lui e articoli diffamatori, per sospettare che fosse uno dei personaggi più calunniati della storia… Non ha mai cercato di fare proselitismo… Era un uomo di potere, ma rifiutò di usare quel potere al fine di controllare gli altri. Per le nostre menti è finanche difficile comprendere un simile concetto… Il punto fondamentale era che Rajneesh viveva in totale accordo con la sua filosofia e la sua filosofia centrava sempre il bersaglio.
Tom Robbins scrittore

 

Osho è una fonte di saggezza che non si esaurisce mai. La mente più originale di questo secolo ha creato un nuovo mondo per noi esseri umani in cui sfrenarsi, divertirsi e rimanere noi stessi attraverso la via dell’amore. Vi è la quintessenza della saggezza dei secoli, il nettare puro della conoscenza essenziale per i mortali per conoscere l’immortalità.
Mr. V.N. Narayanan caporedattore dell’Hindustan Times

 

Queste brillanti intuizioni potranno essere di beneficio per tutti coloro che desiderano una conoscenza diretta del campo delle potenzialità pure inerenti a ogni essere umano. Questo libro ha il suo posto negli scaffali di ogni biblioteca e nelle case di chi cerca la conoscenza del sé più alto.
Dr. Deepak Chopra medico endocrinologo “profeta della medicina alternativa”

 

Osho è uno dei maestri spirituali che ha avuto la più grande influenza nella seconda metà del XX secolo. Molte migliaia di persone – di tutte le età, di tutti i paesi e retroterra culturali – sono state ispirate dalla semplicità e franchezza dei suoi discorsi.
Penguin Books

 

No Water, No Moon mi è sembrato uno dei libri più nuovi, puliti e deliziosi che abbia mai incontrato. È un libro che non smetterà mai di essere un amico e un conforto.
Yehudi Menuhin violinista

 

È il più raro e il più ricco di talento dei maestri religiosi di questo secolo.
Kazuyoshi Kino professore di Studi Buddhisti all’Hosen Gakuen College di Tokyo

 

Dopo aver letto The Golden Future (e tante altre opere di Osho) vorrei dirvi che do un completo e sentito supporto alla visione di Osho. Come scrittore spero che le sue parole raggiungano il cuore di coloro che ne hanno più bisogno. Ho fiducia che accadrà, perché le parole di Osho sono cariche del potere dell’amore.
Douwe de Groot scrittore
 

 Entro qualche anno il messaggio di Osho verrà ascoltato in tutto il mondo. Era il pensatore più originale che l’India abbia prodotto, il più erudito, il più lucido e il più innovativo. E in più aveva il dono innato della parola, parlata e scritta. Uno come lui non si vedrà per decenni.

Il messaggero migliore, in grado di trasmettere, più dello stesso Gandhi lo spirito di una ricerca del Vero che si perde nei millenni, e che dà senso e valore all’esistenza stessa di questa terra.

È una religione per gli irreligiosi, gli agnostici, i non credenti, i razionalisti.
Khushwant Singh ex direttore del The Times of India, scrittore e storico

 

Dopo gli avvenimenti connessi all’arresto di Sheela e Bhagwan e la fine della comune in America, il movimento dei sannyasin resiste. Ancora adesso i gruppi italiani, anche se stanno riflettendo su se stessi, rivendicano l’adesione all’insegnamento del Maestro. Il movimento vive ed è molto interessante perché non è solo a livello giovanile, ma coinvolge adulti, gente con la laurea. Non è cioè un movimento di emarginati o di giovani che non sanno ancora bene cosa fare del loro avvenire. Al contrario, coglie adesioni fra gente matura con una buona preparazione culturale. Siamo in tanti a studiare questo strano fatto, ma non è facile capirne il motivo, dall’esterno. Certamente una gran parte dei consensi sono derivati dal tipo di insegnamento estremamente aperto di Rajneesh, per cui il maestro spirituale fa venire fuori dagli adepti, direi in modo maieutico, i loro sentimenti e i loro desideri, invece di imporre con durezza una linea, cosa che avviene altrove (Hare Krishna per esempio).
Maria Antonietta Macioti docente di sociologia all’Università di Roma    

 

 

 

 

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