18 Mar Esercizio 3: EQUILIBRIO
In piedi o seduto, da solo o mentre parlo con qualcuno, nella vita di tutti i giorni, mi chiedo:
dove sto caricando il peso del mio corpo?
Sul fianco, su una gamba, la schiena è curva o dritta, da che parte pendono il busto e la testa?
Il mio corpo si muove in autonomia senza che possa controllarlo. Dov’è situato il mio baricentro?
Sono in equilibrio?
Osservo il comportamento del mio corpo, i passaggi continui da una postura all’altra, partecipando alla sua vita e alla sua Presenza.
Se restituisco equilibrio e centratura al mio corpo, anche i miei pensieri e le mie emozioni saranno più chiare e stabili.
Per approfondimenti sul potere dell’Osservazione, a questo link è possibile leggere l’importante documento di Michel de Salzmann: “La Fonte Infinita della libertà Interiore”.
Potete scrivere un commento per qualsiasi domanda, chiarimento, richiesta di suggerimento o condivisione in base alla vostra esperienza con l’esercizio, a cui saremo felici di rispondere per essere di supporto.
Riccardo
Posted at 22:45h, 10 AprileQuando porto attenzione alla mia postura ho la tendenza a sistemarmi e raddrizzarmi, e insieme sento che cambia anche il mio respiro. Grazie per l’ esercizio.
Savino
Posted at 14:41h, 30 AprileCaro Riccardo,
grazie a te. Prova a osservare la postura in cui ti trovi e continua a restarci, senza modificarla, mantenendo uno stato di presenza vigile.
Un grande abbraccio e buon lavoro.
Savino
Giulia
Posted at 15:22h, 12 AprileQuando mi ricordo di portare attenzione al mio corpo e a dove poggia il mio peso, percepisco una diversa qualità di presenza, il respiro cambia, corpo, emozioni, pensieri e sentimenti sono nel qui ed ora.
L’opportunità più cara che mi viene da questo esercizio, è la comprensione che d’abitudine io non ci sono. E la possibilità di ricordarmene. Grazie di cuore per il vostro Lavoro.
Savino
Posted at 14:34h, 30 AprileCara Giulia,
rendersi conto di non essere nel presente è un ottimo punto di partenza.
Non mollare. Continua ad allenare nel qui e ora questo sforzo di “ricordo” in modo da sviluppare sempre di più la tua capacità di Presenza.
Grazie di cuore a te,
Savino
Luigi
Posted at 19:41h, 23 AprileQuesto esercizio sta funzionando in me come una sveglia che mi fa notare quanto spesso ( praticamente continuamente) sono dominato da un particolare stato mentale che mi assorbe completamente impedendomi qualsiasi scelta.
mentre sono in un certo stato particolarmente coinvolgente mi capita di pensare a fare l’esercizio ma di non avere poi la forza sufficiente per essere conseguenziale. Altre volte invece riesco non solo a ricordarmene, ma anche a trovare lo spazio giusto per raccogliermi in me stesso e cambiare postura.
La cosa più importante è decidere di voler fare l’esercizio. Ma se sono troppo preso da uno stato mentale mi accorgo che “qualcosa” in me si oppone a tale proposito, e allora devo lottare duramente per interrompere questo processo, opppure limitarmi soltanto a registrare che pur pensandoci non sono riuscito a fare l’esercizio.
In generale mi riesce più facile ricordarmi dell’esercizio quando sono coinvolto in attività solitarie, oppure quando dopo una lunga sofferenza provo a raccogliere la mente per ritrovare equilibrio e calma.
Ho invece più difficoltà quando vivo stati mentali di irrequietezza, avversione o brama per qualcosa.
A differenza di alri esercizi più relazionali che mi mettono in contatto con emozioni di vergogna o timore, quest’ultimo mi aiuta invece a vedere quanto il mio flusso di coscienza sia continuamente occupato da stati mentali che si alternano in me senza che io possa decidere di farli cessare. Grazie del vostro lavoro
Savino
Posted at 14:29h, 30 AprileCaro Luigi,
grazie per la condivisione.
E’ una grande possibilità riuscire ad accorgerti dell’alternanza dei tuoi stati mentali.
Continua a guadarli senza respingerli o lottare contro di essi, accettali e mantieni questo spazio.
Buon lavoro e un caro abbraccio.
Savino
Riccardo
Posted at 21:26h, 10 MaggioHo notato che quando cammino portando dei pesi (a lavoro o le borse della spesa) anche i miei pensieri sono attratti verso il basso.
Claudia
Posted at 11:28h, 06 NovembreEsercizio difficilissimo per me, talmente semplice che la mia mente si rifiuta di farlo, con mille scuse. Non riesco a farlo ma continuo a provare e a concentrarmi.
Riccardo
Posted at 14:06h, 13 NovembreCara Claudia,
grazie della tua condivisione.
Questo è ciò che accade.
È buono che tu sia riuscita a vedere le difficoltà.
“Tu dimentichi, non hai memoria, dimentichi. Devi ripetere, ripetere, ripetere. Non hai potere di concentrazione. E’ lo stesso per tutti. Questo è lo scopo del lavoro. Se un uomo potesse concentrarsi e mantenere l’attenzione soltanto per un quarto o per un’ora senza essere distratto, sarebbe grande come la vostra Notre Dame, come Cristo. Gli chiederei di essere il mio maestro.”
(G.I. Gurdjieff)
Continua nell’esercizio e osserva ciò che accade: restiamo in attesa delle tue esperienze.🌟