25 Giu ESERCIZIO 17: COME PROCURARSI PIU’ ATTENZIONE
L’osservazione di sé e della propria Presenza è possibile soltanto se si è capaci di Attenzione.
La stessa cosa vale per quelle forme di conoscenza sottile che posso ricevere attraverso uno stato di presenza vigile di me e del mondo circostante: per accedervi ho bisogno di attenzione.
L’attenzione è una forma di energia assai preziosa e il suo proprio uso determina il grado di Coscienza dell’individuo. Ma l’attenzione di cui disponiamo normalmente non è sufficiente a sostenere una trasformazione interiore tale da rispondere alle esigenze di una mente calma, focalizzata nel momento presente e sulla sensazione del corpo.
Se non dispongo di attenzione sufficiente e se non ho pratica dei suoi “movimenti”, sarò in balia delle impressioni e delle suggestioni che mi giungono dall’esterno oppure dalle associazioni interiori. Senza attenzione sono come una foglia al vento, come sotto l’effetto di un’ipnosi costante.
Per accumulare una quantità maggiore di attenzione personale da usare nella quotidianità, comincia con piccole cose: scegli una piccola abitudine o un atteggiamento che vuoi cambiare nella tua vita e dedicati a questo scopo con tutta la volontà che possiedi, giorno dopo giorno, per almeno due settimane.
La volontà è come un muscolo da allenare: è possibile rafforzarla ed espanderla.
Per spiegare al meglio questo esercizio, useremo l’estratto di una conversazione che Gurdjieff ha avuto con i suoi allievi nel dicembre del 1930 a New York:
“Domanda: In che modo si può acquisire dell’attenzione?
Risposta: La gente non ha attenzione. Voi dovete cercare di procurarvene. L’osservazione di sé è possibile soltanto se si è capaci di attenzione, Cominciate con piccole cose.
Domanda: Quali sono le piccole cose con cui iniziare? Cosa dobbiamo fare?
Risposta: Ci sono due modi di fare: uno per automatismo, l’altro per uno scopo. Scelga una piccola cosa che non è in grado di fare, e ne faccia il suo scopo, il suo Dio. Non lasci che nulla interferisca. Miri solo a quello. Ora come ora, lei ha gli occhi più grandi dello stomaco, mira a cose troppo grandi; non potrà mai farcela. Ciò che la svia dalle piccole cose alla sua reale portata è un appetito anormale. Lo distrugga, dimentichi le grandi cose. Si dia l’obiettivo di vincere una piccola abitudine.
Domanda: Io penso che il mio più gran difetto sia quello di parlare troppo. Non sarebbe un buon obiettivo cercare di parlare di meno?
Risposta: Per lei è un ottimo obiettivo. Lei rovina tutto con le sue chiacchiere. Questo nuoce persino ai suoi affari. Quando lei parla troppo, le sue parole non hanno alcun peso. Cerchi
di superare questo ostacolo. Se ci riesce, le arriveranno ogni sorta di benedizioni.
Domanda: Sarebbe un buon obiettivo quello di sopportare le manifestazioni degli altri ?
Risposta: Sopportare le manifestazioni degli altri è una gran cosa. Forse la più grande per un uomo. Solo l’uomo completo ne è capace. Cominci a darsi come obiettivo la capacità di sopportare una manifestazione di una persona che oggi lei non riesce a sopportare senza esserne esasperato.
Se « vuole », « può ». Senza volere, non potrà mai. Volere è la cosa più potente al mondo. Con una volontà cosciente, si ottiene tutto: sedetevi, da soli, per almeno un’ora; rilassate tutti i muscoli; lasciate scorrere le vostre associazioni mentali, senza farvene assorbire. Dite loro: « Se adesso mi lasciate fare ciò che voglio, più tardi vi concederò ciò che volete ». Osservate le vostre associazioni come se appartenessero a qualcun altro, in modo da non identificarvi con esse. Finita l’ora, prendete un foglio di carta e scriveteci sopra il vostro obiettivo. Fate di questo foglio il vostro dio. Che nulla esista, eccetto quello. Prendetelo di tasca e leggetelo continuamente, ogni giorno. In questo modo, diventerà parte di voi, prima teoricamente, poi realmente.
Per ottenere energia, praticate l’esercizio che consiste nel restare seduti tranquillamente, con tutti i muscoli rilassati, come morti. E soltanto quando tutto dentro di voi sarà calmo, al termine di un’ora, prendete la vostra decisione. Non lasciatevi assorbire dalle associazioni. Darsi volontariamente un obiettivo, e raggiungerlo, dà magnetismo e capacità di « fare ».”
A tale proposito leggi anche il discorso di Gurdjieff: Cos’è il Magnetismo?
Potete scrivere un commento per qualsiasi domanda, chiarimento, richiesta di suggerimento o condivisione in base alla vostra esperienza con l’esercizio, a cui saremo felici di rispondere per essere di supporto.
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