18 Apr Essere sinceri nel Ricordo di Sé
Essere davvero sinceri significa considerare il ricordo di sé al di sopra di tutto ed essere grati dell’aiuto di forze esterne. Ouspensky disse che il sistema ha sempre il bisogno di essere raffinato. La nostra scuola ha raffinato il sistema mettendo in primo piano il ricordo di sé, senza smarrirsi tra tante idee che il sistema ci mette a disposizione. Meno è più.
La crescita della nostra scuola è sempre stata lenta e questo è salutare. Non credo che la scuola potrà mai incorporare un gran numero di persone tutte in una volta, perché sarebbe troppo diverso da quello che è stato finora. Siamo delle tartarughe. Spesso tutto ciò che si può fare per la scuola è essere presenti e pazienti. Anche se viviamo in un’epoca di gratificazioni istantanee, non viviamo in funzione di risultati rapidi.
La vanità pensa che taluni non siano degni di rispetto quanto altri. Siamo una grande scuola ed è difficile sapere il nome di tutti. Un modo per superare questo limite è rispettare chiunque incontriamo. Invecchieremo insieme e solo alla fine potrete comprendere il dramma della vostra vita nella scuola. Soltanto la tragicità di questo secolo poteva strappare una scuola alle forze superiori.
Le scuole non sono fatte per un risveglio parziale. Bisogna ricordarsi che la scuola esiste per produrre centri superiori; cercate di desiderarlo più di ogni altra cosa. Molto tempo fa dissi che è necessario dedicare tutto a questo scopo e fare sforzi consistenti per tutta la vita. Siccome la scuola è andata fino a un certo punto oltre il sistema, le grandi menti dell’antichità vengono talvolta citate nei nostri incontri, poiché i loro insegnamenti possono contribuire all’emozionalità della conoscenza del lavoro. William Shakespeare disse: “E soprattutto questo, sii fedele a te stesso“. Come può mancare dalla propria vita un’affermazione così vitale?
Abbiamo accettato la scuola nella forma in cui è giunta a noi. Il sistema ha qualche lacuna, ma non possiamo criticarlo, poiché funziona. Ci saranno sempre anni difficili, alcuni più di altri. Non penso all’anno scorso o all’anno prossimo. Indugiando nel passato o anticipando il futuro si continua ad aggirare il presente ed è lì che risiedono le nostre opportunità.
Miei cari amici, siete in una situazione critica. Viviamo in un universo brutale dove le anime sono incessantemente condotte da un contenitore all’altro. Gli Dei sono entrati nella vostra vita per permettervi di sfuggire da questo circolo vizioso. L’immortalità è alla vostra portata. Afferrate saldamente il vostro scopo di svegliarvi e non fatevi distrarre da nulla.
Tratto da “Il Ricordo Di Sé” di Robert E. Burton
Nessun commento