24 Feb DISCORSO DI MADAME OUSPENSKY LUGLIO 1939
Gli uomini pensano di poter fare come vogliono e di poter sistemare le cose come vogliono.
In effetti essi agiranno sempre nel modo più conveniente, ma quello per cui si paga di più ha più valore.
Un uomo può avvicinare il grande mondo solo con la realizzazione della sua nullità.
Nella misura in cui egli é consapevole della sua piccolezza é anche consapevole della grandezza del mondo.
Finché é immerso nei suoi affari personali, il suo mondo é limitato alla loro estensione.
Una goccia d’acqua é niente. L’uomo é una goccia d’acqua.
Quando gli uomini sono persi nel mondo o nell’attività, essi si muovono sempre nello stesso circolo.
Il RICORDO DI SÉ significa emergere dal mondo piccolo in quello grande.
Noi non vediamo il rapporto tra le cose, ma viviamo nell’illusione che le cose siano separate.
Nello stesso modo noi esistiamo solo in un momento.
In verità, le cose sono continuamente collegate.
L’inter-scambio prosegue senza sosta.
Poiché non riusciamo a vedere questo, noi vediamo il mondo come morto.
Per la stessa ragione non riusciamo a realizzare che noi stessi siamo un processo.
Studiate voi stessi come una macchina nella quale hanno luogo processi differenti.
Noi siamo parte di un grande processo ed abbiamo il potere di aggiungere una goccia da questo o da quel lato.
SOLO LO STUDIO DELLE REAZIONI PUÒ PORTARE A DEI RISULTATI.
QUANDO LE REAZIONI SONO LE STESSE, LA VITA SARÀ LA STESSA.
Cosa significa, “Io desidero ricordare me stesso”?
Quale é il valore dell’esperienza?
Noi non riusciamo a vedere i processi e i rapporti tra le cose.
Poiché tutte le cose sono un processo e tutte le cose sono collegate, niente é piccolo.
Per andare da qualche parte noi dobbiamo avere un punto fisso di riferimento.
Distinguete la vostra sinistra dalla vostra destra.
Nella vita gli uomini pensano che stanno andando da qualche parte, ma questa é un’illusione.
Con tutta la loro attività, essi non si muovono di più di uno scoiattolo su una ruota.
Quale é la prima caratteristica del ricordo di sé?
In quello stato l’uomo non é il centro.
Egli non é separato.
Sedendo in una stanza, egli é consapevole dell’intera stanza e di sé stesso solo come uno degli oggetti in essa.
Egli é anche consapevole degli altri e non mette sé stesso sopra di loro, non critica, né giudica.
Questo non é amore, ma é l’inizio dell’amore.
Per la consapevolezza é necessaria la riunione dell’attenzione.
L’attenzione é come l’olio nella lampada.
La consapevolezza é la luce.
Dove c’é la consapevolezza le cose sono illuminate.
Nessun commento