Domande su domande

Domande su domande

Chi si addentra nelle domande, si perde nella giungla della filosofia.
Lascia che le domande vengano e se ne vadano.
Osserva la folla delle domande, come fossero persone che passano per la strada
– nulla a cui dare qualcosa, nulla da cui prendere qualcosa – con distacco, restandone lontano – maggiore è la distanza tra te e le tue domande, meglio sarà.
Poiché in quello spazio vuoto, in quella distanza affiorerà la risposta.

Un professore di filosofia andò da Nan In, un Maestro Zen, e lo interrogò su Dio, sul nirvana sulla meditazione e su molte altre cose. Il Maestro lo ascoltò in silenzio – domande su domande su domande – alla fine disse: “Mi sembri stanco. Hai scalato questa montagna, arrivi da lontano. Prima di tutto, lascia che ti serva una tazza di tè”. E si mise a prepararlo.

Il professore attese – ribolliva di domande. E mentre preparava il tè e il samovar cantava e l’aroma del tè iniziava a diffondersi nell’aria, il Maestro disse al professore: “Aspetta, non avere tanta fretta. Chissà, perfino bevendo un tè puoi ricevere una risposta alle tue domande… e forse, anche prima di allora”.

Il professore si sentì perso. Iniziò a pensare: “Tutto il mio viaggio è stato uno spreco. Quest’uomo sembra pazzo. Come può il mio interrogativo su Dio ricevere una risposta, bevendo un tè? Che senso ha? È meglio andarsene il prima possibile”. D’altra parte si sentiva stanco e forse era meglio bere una tazza di tè, prima di ridiscendere da quella montagna.

Il Maestro portò la teiera, iniziò a versare il tè nella tazza, e continuò a versarlo. La tazza era ormai colma, e il tè iniziò a straripare nel piattino, ma lui continuò a versare. Alla fine anche il piattino fu colmo. Una goccia in più e il tè avrebbe iniziato a scorrere nel pavimento, per cui il professore esclamò: “Fermati! Cosa stai facendo? Sei pazzo forse? Non vedi che la tazza è piena? Non vedi che anche il piattino è stracolmo?”

Allora il Maestro Zen disse: “Questa è esattamente la situazione in cui ti trovi: la tua mente è così piena di domande che, anche se ti rispondessi, non avresti spazio alcuno per assimilare la mia risposta. Ma mi sembri un uomo intelligente: hai potuto vedere che né la tazza né il piattino potrebbero contenere una sola goccia di tè in più: traboccherebbe sul pavimento. Ebbene voglio dirti che da quando sei entrato qui dentro, le tue domande hanno invaso ogni angolo. Questa piccola capanna trabocca dalle tue domande! Torna indietro, svuota la tua tazza e poi ritorna. Prima ti tutto crea un po’ di spazio dentro di te”.

Osho: “Il gioco della vita” – Consapevolezza nella vita quotidiana.

 

 

 

 

 

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